I lavori del futuro: i trend del 2024

I lavori del futuro: i trend del 2024

24 Febbraio 2024 0 Di Antonio

Il mondo del lavoro è in costante cambiamento ed è soprattutto grazie alle innovazioni tecnologiche e alla progressiva impronta green che si possono trovare nell’immediato futuro alcuni lavori che prima erano inesistenti, oppure presenti ma in maniera embrionale.

 

Per quanto riguarda il 2024, secondo alcune ricerche condotte da Glassdoor, saranno almeno quattro i temi che necessiteranno di essere approfonditi.

In primo luogo l’ingresso della GenZ nel mondo del lavoro e lo sviluppo dell’IA a livello mondiale. A questi temi si aggiungono altre due riflessioni a proposito del concetto di lavoro: la diffusione sempre più marcata di modelli ibridi di lavoro e soprattutto la crescita di coloro che svolgono due lavori in contemporanea.

Riguardo il primo aspetto, certamente lo smart working ha aperto le strade ad una concezione nuova del lavoro: in Italia si è diffusa solo con la pandemia, in altri paesi europei e non era già pratica consolidata.

 

I lavori di tendenza

Spulciando tra l’elenco dei lavori più richiesti nel futuro, la maggior parte di questi ha a che fare, in misura diversa, con lo sviluppo tecnologico. Al primo posto si trova senza dubbio l’artificial intelligence and machine learning specialist, vale a dire colui che va a creare gli algoritmi tali da rendere possibile il funzionamento del macchinario.

Un lavoro che sarà certamente molto richiesto in futuro è quello che va a coniugare la tecnologia con la sostenibilità ambientale, certamente i due macro temi dei prossimi anni. Il riferimento, perciò, è al sustainabilityspecialist, vale a dire colui che ha il compito di valutare e nel caso sviluppare strategie alternative per la sostenibilità all’interno di un’azienda.

Il computer avrà certamente un ruolo chiave anche nei prossimi anni e per tale ragione la sicurezza informatica si pone al centro delle possibili problematiche future. Con questo presupposto, è chiaro come l’esperto in sicurezza informatica non avrà certamente problemi a trovare un impiego. Questo vale sia all’interno delle forze dell’ordine o degli istituti pubblici, sia a proposito di aziende private che intendono tutelarsi da attacchi informatici che prevedono il furto o la distruzione dei dati sensibili.

Un altro ambito che sarà oggetto di cambiamento è la finanza, nello specifico nella sua applicazione con la tecnologia. Un nuovo lavoro sarà quello del Fintech Engineers, vale a dire la persona che si preoccuperà di coniugare le acquisite competenze ingegneristiche con tutto ciò che riguarda la finanza. L’obiettivo è quello di rendere la tecnologia parte integrante dei servizi finanziari ad oggi disponibili, oltre che a migliorarli dal punto di vista produttivo.

Lo sviluppo tecnologico va di pari passo con l’utilizzo sempre più diffuso dei robot e automazioni. Ormai molte grandi industrie si avvalgono di sistemi automatici per alcune fasi produttive, ma il loro uso sarà sempre più marcato anche in altri ambiti, come può essere la robotica chirurgica ad esempio. Per tale ragione sarà fondamentale la presenza dei RoboticsEngineers, vale a dire ingegneri che si occupano della loro costruzione ma anche, e soprattutto, della loro manutenzione. Un ultimo trend riguardo ai lavori del futuro è legato ad una sempre più marcata digitalizzazione. Nello specifico, il ruolo di riferimento in questo caso è il Digital TransformationsSpecialists, cioè colui che all’interno di un’azienda si occupa di rendere possibile il processo di digitalizzazione.

Infine, merita una considerazione importante tutta la branca di lavori (presenti e futuri) che dipende strettamente dalla svolta green e sostenibile dell’economia. Con l’obiettivo di salvaguardare quanto più possibile l’ambiente circostante, si stanno modificando in maniera repentina alcune abitudini e questo non può non avere un riflesso anche dal punto di vista lavorativo. Questi in realtà possono essere step successivi a lavori che già esistono da tempo. Un esempio può essere il cuoco sostenibile, vale a dire colui che porta avanti l’idea (non nuova per la verità, ma su cui oggi c’è una maggiore attenzione) dell’importanza della cucina a km0. In primis per la qualità delle materie prime servite, in seguito per avere un minor impatto ambientale.

 

Assunzioni in crescita

Questo breve elenco rappresenta i principali lavori che si prospetta siano tra i più richiesti tanto nel 2024 quanto negli anni a venire, complice uno sviluppo tecnologico senza precedenti negli ultimi anni. Secondo le prospettive stilate per il caso italiano, le assunzioni nel 2024 saranno in crescita in molti settori su base annua, siglando un +3% rispetto all’inizio del 2023 (tenendo come base di confronto il primo trimestre dell’anno). A fare da traino è il settore energetico, quello ad avere le migliori prospettive di assunzione, siglando un aumento a doppia cifra: +28%. Seguono a ruota commercio e servizi, informatica e trasporti (tra un +23% e 21%). È chiaro che si tratta di stime, ragion per cui sarà poi possibile verificare l’effettivo andamento solo nei prossimi mesi, ma si tratti di valori che evidenziano buone prospettive in termini occupazionali.

 

Il ruolo dell’AI

Rimanendo sulle statistiche stilate dal ManpowerGroupEmployment Outlook Survey, risulta evidente come l’intelligenza artificiale rivestirà un ruolo fondamentale nei mesi e negli anni a venire. Circa l’83% delle aziende considerate ha affermato di prepararsi a cambiamenti di ruoli e di competenze in linea con un avanzamento tecnologico.

Questo da un lato richiede un investimento economico importante da parte di queste ultime, per dotarsi degli strumenti più all’avanguardia presenti sul mercato. Dall’altro lato, però, richiede ai futuri lavoratori una preparazione accademica sempre più incentrata su questi aspetti: nei vari corsi universitari degli atenei telematici e in quelli organizzati dagli atenei considerati tradizionali, l’AI è entrata di prepotenza. Come vera e propria materia di studio nel caso dei settori più improntati alla tecnologia e all’informatica, ma è una questione cruciale anche per quanto riguarda il comparto umanistico. Sempre più spesso, infatti, è al centro del dibattito la questione legata all’etica e alla morale dietro all’utilizzo dell’AI. Se vi siano limiti e se questi debbano essere stabiliti a priori o se la fede nel progresso non deve imporre barriere di alcuna sorta.

La maggior parte dei paesi sembra si stia muovendo secondo la prima direttiva ed è nel 2023 che si è tenuto a Londra il primo summit internazionale incentrato sull’AI. Si tratta di aspetti di cui bisogna necessariamente tener conto e che rappresentano elementi cruciali anche nella formazione del personale che nell’immediato futuro avrà direttamente a che fare con questi macchinari.